– R.A.C. al Globe Theater occupato!

REGIST_ PRESENTE!

Ci presentiamo brevemente a chi ancora non ci conosce: RAC, nata un anno fa in seno all’ emergenza covid 19 come spazio di confronto e dibattito tra professioniste e professionisti della regia, è oggi la prima associazione di categoria per registe e registe teatrali in italia.

RAC intende abbattere alcuni consolidati stereotipi sulla figura de_ regista: in primis quello della sua identificazione con il datoriale; in secondo luogo e in diretta conseguenza, quello di una figura solitaria, privilegiata e quindi indifferente alle istanze delle altre categorie del nostro comparto.

Oggi siamo qui proprio per manifestare la nostra piena appartenenza alla categoria delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo. Crediamo nella necessità di un’assunzione di responsabilità da parte de_ regista, che, oltre a farsi portatore di una visione artistica, ha secondo noi il dovere di essere un virtuoso connettore tra parti datoriali e lavoratori, occupandosi attivamente della tutela dei diritti di tutte e tutti.

Molto di quello che diremo oggi si pone in continuità con le richieste e le proposte già avanzate dagli altri gruppi: a partire dalla necessità stringente di un impegno, da parte del governo, a garantire l’erogazione dei sostegni al reddito a lavoratrici e lavoratori dello spettacolo fino alla totale ripresa del comparto.

Quasi superfluo ribadire che enti e imprese debbano garantire, nei casi, ci auguriamo sempre più frequenti, in cui si torni in palco, la sicurezza delle compagnie tramite somministrazione di tamponi con una cadenza minima di 2 volte a settimana. Il costo di questi ed altri dispositivi di sicurezza non deve rientrare, come già sta accadendo in alcuni casi, all’interno del budget di produzione, a discapito di lavoratrici e lavoratori.

Ancora lapalissiano, eppure fondamentale, ci sembra ribadire, per il presente e il futuro, l’obbligo da parte di tutti i datoriali di tutelare nei contratti i diritti del lavoro, nel pieno rispetto del contratto nazionale.

Il Covid non può e non deve in alcun modo essere uno strumento di erosione di tali diritti per una categoria da sempre in una posizione di estrema vulnerabilità e ricattabilità.

La costruzione di un vero e proprio modello di welfare per il comparto dello spettacolo e la conseguente riforma di un sistema acciaccato ed obsoleto richiedono un lavoro sul medio/lungo termine e sono azioni fondamentali per la sopravvivenza del nostro settore. RAC è al lavoro su questo e intende portare, nei lavori del Tavolo Permanente per lo Spettacolo e il Cinema, delle proposte che si pongano in continuità con quelle, giustissime, già avanzate dai vari coordinamenti, insieme a nuove idee e provocazioni.

Intanto vorremmo iniziare ad avanzare alcune proposte operative riguardo alle prossime riaperture e alle loro numerose criticità:

  • –  Per la sopravvivenza delle piccole sale, definibili in base ai minimi SIAE come quelle con capienza inferiore a 100 posti, realtà a concreto rischio di estinzione, proponiamo che il ministero si impegni a sostenere il costo delle doppie recite al netto dell’agibilità. Questo per favorire il lavoro e l’accesso in sicurezza agli spettacoli del maggior numero di spettatori possibile.
  • –  Allo stesso scopo, cercando di favorire la proliferazione di opportunità lavorative e la partecipazione del pubblico, chiediamo al Tavolo di lavoro costituito dal MIC con gli assessori alla cultura dei comuni italiani di facilitare l’assegnazione di un maggior numero di spazi pubblici per spettacoli all’aperto e, contestualmente, sostenere direttamente o indirettamente i costi per l’allestimento dei palchi e una loro minima dotazione tecnico/logistica.
  • – Per una capillare e precisa concertazione dell’afflusso del pubblico alle manifestazioni, ci sembra necessario implementare la costruzione di un vero e proprio “Portale per lo spettatore” che, attraverso la digitalizzazione, riduca al minimo indispensabile le occasioni di potenziale assembramento nei luoghi di accoglienza e passaggio delle strutture.

Molte altre proposte si potrebbero fare, e si faranno, per una giusta ripartenza dello spettacolo dal vivo. R.A.C. si impegna in tal senso ad essere una presenza attiva e costante accanto a tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo e invita caldamente le registe e i registi ad un’assunzione di responsabilità all’interno del dibattito pubblico.

I registi e le registe di R.A.C. sono presenti !